Il campionato è chiuso, evviva il campionato! L’avevamo capito eh, che non ci sarebbe stata alcuna possibilità per nessuno che non avesse il nome che finisse con arc e il cognome con arquez. L’avevamo capito notando che il peggior posizionamento dell’Alieno (lasciando da parte la caduta in Texas) quest’anno è stato il secondo posto. L’avevamo capito dalle facce affrante e dall’atteggiamento abbattuto di (quasi) tutti i piloti della MotoGP. Perchè si sa, quando uno sembra imbattibile, imbattibile lo diventa, almeno negli occhi di chi lo ritiene tale.
I numeri di Marc Marquez fanno paura, e l’ottavo mondiale è solo il fiore all’occhiello di una corona di titoli, la maggior parte dei quali hanno a che fare con la sua giovane età. Significa questo che stiamo parlando di un “bambino prodigio”? No, questo è importante perchè vuol dire che gli anni che ha davanti per infrangere ogni record sono molti.
Dagli altri box arrivano complimenti che non possono mancare, misti ad un masticare amaro di chi ci ha messo tutto ma non è riuscito a portare a casa il bersaglio grosso. Battere l’imbattibile. Ma è veramente imbattibile Marc?
Tra tutti i numeri che abbiamo guardato, la risposta in realtà è “no, non è imbattibile”. Se torniamo a quel famigerato 2015 scopriamo che proprio il più vicino e il più lontano da lui, in campionato, lo hanno messo dietro. È terzo, Marquez in quel campionato, davanti a lui Lorenzo, suo attuale compagno di squadra al quale crediamo che (giustamente, finchè lo spagnolo di punta continua a vincere così) non verrà mai data una moto con modifiche che anche solo minimamente si discostino da un bolide cucito a misura Marc. E Valentino Rossi, ai detrattori del quale piace dimenticare questo importantissimo fatto.
Si affacciano inoltre alle finestre del campionato i giovani impertinenti: Quartararo, Rins e certamente qualcun altro l’anno prossimo. Sono campioni in grado di spezzare il dominio incontrastato dello spagnolo? Non lo sappiamo. Come abbiamo valutato nei nostri precedenti articoli è presto per dire se dietro l’esuberanza ci sia anche la sostanza, ma è indubbio che qualche bastoncino tra le ruote, questi cuccioli di iena, a Marc cercheranno di metterlo.
È quindi finito il Campionato? Mettiamo via le bandiere da portare sui circuiti e incelofaniamo il decoder? Niente affatto!
Paradossalmente ora inizieranno gare parecchio divertenti. L’ansia da titolo è ormai acqua passata e ogni pilota mirerà a fare la gara migliore di sempre. Il problema punti e classifica è irrisorio rispetto ai conti che si fanno per la testa del mondiale. Quindi tutti lancia in resta e via all’assalto della diligenza gara per gara. I ragazzini di cui parlavamo sopra sgomiteranno per dimostrare chi è il migliore, i vecchi leoni daranno il tutto per tutto, per godere di una vittoria e lo stesso Marc si sentirà meno legato dalla necessità di non sbagliare.
È proprio adesso, che si raggiungerà #TheSpeedOfLight.
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